samedi 25 juin 2016

LE ORIGINI DELLA MASSONERIA. 10 IPOTESI A CONFRONTO.

Quali sono le origini della Massoneria?
La domanda però va chiarita specificando che per Massoneria nel presente articolo si intende quella nata nel 1717 con la fondazione della Gran Loggia di Londra, cioè quella comunemente detta dei Modern.
Da questa e dalle sue successive evoluzioni nel Continente abbiamo poi quella dei nostri giorni.
Altra accortezza, che il lettore, che non conosce se non superficialmente cos'è la Massoneria, deve avere, è nel fare il distinguo tra ciò che con tale parola intende la gente comune, facendovi rientrare anche ciò che non lo è propriamente come le forme para-massoniche, e ciò che storicamente e concettualmente è tale.
Altro punto fermo da tenere presente è che nelle teorie che esporremo ci si sofferma soprattutto in quella fase storica tra il XVI ed il XVII secolo in cui la Massoneria degli Operativi appare soccombente rispetto a quella degli Speculativi. In tal senso gli Antient non sono proprio gli “Operativi”, cioè i membri delle antiche gilde e corporazioni di mestiere, ma il frutto di un processo storico in cui gli “Speculativi”, si erano già affermati come caratterizzanti la Massoneria loro contemporanea. 


Bassorilievo di Nanni di Banco, Chiesa di Orsanmichele in Firenze

Le ipotesi proposte sono tratte da una libera sintesi del discorso inaugurale del 9 Novembre 2000 di Roeinton B. Khambatta per la Quatuor Coronati Lodge N. 2076, che passa analiticamente e succintamente in rassegna le teorie di 10 studiosi pubblicate sulla celebre rivista di questa Loggia, l'Ars Quatuor Coronatorum.


1 - Harry Carr, la Teoria della transizione” (“Transitional” Theory )

In AQC 81 (1968) Carr ha commentato che sino a lui poco si era analizzato il
    “vasto modello di sviluppo del rituale dalle sue prime fasi fino al momento in cui si è praticamente stabilizzata presso l'Unione delle Grandi Logge nel 1813 e nei decenni successivi ...“ 1
     “... Tale sviluppo è avvenuto in Gran Bretagna fuori dalle corporazione di mestiere e delle fraternità, la cui storia inizia circa 600 anni prima in Inghilterra ... “2

La teoria di Carr si fonda sugli Old Charges, a partire dal più antico noto, quello del 1390,3 fino al XVIII secolo, ma anche sul fatto che all'interno delle comunioni dei massoni londinesi esisteva un gruppo selezionato e separato chiamato “the Acception” (gli Accettati) la cui funzione era quella di “fare” massoni o meglio “Accettati Muratori”.

Egli ha sottolineato ulteriormente l'importanza del modello di sviluppo del rituale di “mestiere” per aggiungere sostanza alla sua tesi, concludendo:

     “Insisto nel dire, tuttavia, che la nostra attuale Massoneria speculativa discende direttamente da quella operativa, le cui origini si possono far risalire alla più antica testimonianza di un'organizzazione tra massoni nel 1356.” 4

In AQC 91 (1978) Carr ha chiaramente definito la sua opinione, ancora una volta:
     'Il passaggio dalla Massoneria operativa a quella speculativa non fu l'acquisizione di una vecchia attività sotto una nuova gestione. Fu la struttura originale, che gradualmente cambiò carattere secondo le esigenze del suo tempo, ma con perfetta continuità in tutto ". 5

2 - Eric Ward, la Teoria della nascita originale (Original Birth Theory )
Ward ha distinto tra l'enfasi di Carr sullo sviluppo del rituale e quello della “nascita” della Massoneria speculativa:

    '(Se il rituale è) ... l'alfa e l'omega della nostra Società, deve sembrare un corollario del tutto naturale che la Massoneria speculativa, come noi la intendiamo, trova anche essa le sue origini a circa seicento anni fa. " 6
Le sue opinioni possono essere così riassunte:

  1. Vi sono non poche prove che i Liberi ed Accettati Muratori di oggi hanno le loro radici nelle corporazioni di mestiere medievali dei costruttori in pietra.
  2. La Massoneria degli Accettati”, come evidenziato, era un cerchio interno delle comunioni massoniche londinesi, ma anche un nuovo “movimento”, emerso nel XVII secolo in Inghilterra, svincolato e non connesso ad attività commerciali. Ward ritiene che dopo i giorni tristi della Repubblica del Commonwealth7 ... "... i nuovi massoni, legati a quel movimento culturale iniziato con la Royal Society, interessato allo sviluppo scientifico, allo studio e la ripubblicazione di libri antichi e manoscritti, presero in prestito la tradizione degli Old Charges (gli Antichi Doveri), ed utilizzarono gli strumenti dei massoni operativi quali strumenti simbolici, come anche adottarono i precetti della Regius MS del 1390 " .
  3. Ci deve essere una distinzione tra il periodo del rituale e quello del “mestiere speculativo”.
  4. La Massoneria in Inghilterra ed in Scozia, prima del XVIII secolo, sono entità ben distinte e caratterizzate da propri modi separati e distinti di sviluppo.

3 - Frederick W. Seal-Coon, la teoria della "Cospirazione degli Amici" (Theory of Conspiracy to Fellowship)

Questa teoria si fonda su un concetto nuovo.
Seal-Coon si domanda se la Massoneria speculativa esistesse già nel XVII secolo e propone ed argomenta elementi di prova da quattro fonti:

  1. Elias Ashmole , un Monarchico8, fu ammesso in una "loggia selvaggia9" a Warrington nel 1646 . (Notizia tratta da una nota di diario. Ward si era già chiesto se questa era proprio una loggia regolarmente costituita, o un incontro di amici per fare massoni "per commissione"10, una procedura già comune, in Scozia. La successiva menzione della Massoneria nel diario di Ashmole è di 36 anni più tardi).
  2. Randle Holme III - fu "fatto" massone in una loggia a Chester nel 1665. Fu questa per davvero una Loggia, o una riunione conviviale di “personaggi altolocati11”, subito dopo la Restaurazione, favoriti dall'assenza della repressione del dittatore Oliver Cromwell?
  3. Robert Plot nella storia naturale del Staffordshire (1686) si riferisce alla "società dei Liberi Muratori" diffusa in tutto il paese.
  4. John Aubrey , nelle Vite (1686) menziona la Fraternity of Adopted Masons o dei Liberi Muratori.

Dopo aver fornito una buona quantità di prove, Seal-Coon riassume che in origine queste ”logge”erano una copertura per le riunioni cospirative di Realisti, che si riconoscevano con segni segreti. Mantenevano un basso profilo durante il periodo del Commonwealth. Riemergono alla luce del giorno con la Restaurazione, e quindi utilizzarono queste “logge” per favorire l'unità, il benessere e la buona volontà. Cambia quindi “qualcosa”, che caratterizza tali consessi per la loro cordialità e socievolezza ed il divieto di discussione di religione e politica.

Perché questi individui decidono di caratterizzare la loro organizzazione prendendo a prestito il simbolismo muratorio? Seal-Coon lo spiega come il prodotto naturale di un crescente interesse per l'archeologia e l'architettura.

4 - Colin Dyer, la teoria del fondamento religioso (The Religious Base Theory )

Influenze scozzesi?
Dyer era molto dubbioso che vi fossero influenze scozzesi nella libera muratoria. Le ragioni che egli dà sono:

  1. Fino all'Unione, Scozia e Inghilterra erano paesi molto “nemici”.
  2. Le Tecniche costruttive in Scozia e Inghilterra erano diverse.
  3. E' assai dubbio che la Massoneria scozzese operativa possa aver influenzato quella inglese speculativa.
  4. Si può ipotizzare che la Massoneria speculativa in Inghilterra si era già affermata entro la metà 1660. (Se Ashmole è stato fatto Massone nel 1646, altri devono esserlo già stati prima di lui).

Influenze religiose

Dopo la rottura di Enrico VIII con Roma nel 1534, non c'era quasi alcun cambiamento dottrinale fino a quando, sotto Edoardo VI (1547), la teologia calvinista è diventata ufficiale. Questo estremismo con Maria I passò all'altro estremo: il fondamentalismo cattolico. 
Con l'avvento di Elisabetta I (1558) la nazione è religiosamente divisa in tre modi: 

a) Una grande maggioranza si conformò ai Trentanove Articoli di Fede della Chiesa d'Inghilterra, cioè gli Anglicani.
b) Altri non avrebbero mai potuto aderire ad una Chiesa con una gerarchia episcopale, rimanendo ai margini, cioè i Puritani.
c) Coloro che erano rimasti fedeli a Roma , divisi tra coloro che erano esteriormente protestanti, ma nel cuore cattolici, e coloro che erano del tutto fedeli alla Chiesa di Roma, i Cattolici.

Dyer ritiene che il concepimento della Massoneria speculativa ha avuto inizio con il regno di Elisabetta I (c. 1560-1580) ed aveva una base religiosa.
     “... (Questa) era una creazione intenzionale, quasi certamente di natura segreta e non era collegata con la muratoria quale arte delle costruzioni o con l'edilizia 12

Poi analizza il Grand Lodge Manuscripit13, che inizia con una invocazione trinitaria. Da ciò conclude che la Massoneria (come la conosciamo) doveva avere una origine cristiana.
Il rituale, fin dall'inizio, è caratterizzata dalla Trinità e non dalla simbologia muratoria. Inoltre, è da notare, che alla fine del XVI secolo tutti e tre i gruppi citati erano Trinitari. (Gli Unitari verranno molto più tardi).

Il duro puritanesimo Cromwelliano si sostituì allo spirito di conciliazione del lungo regno di Elisabetta I. Dopo la Restaurazione nel 1660, quando fu ripristinato il primato della Chiesa Episcopale d'Inghilterra, troviamo riferimenti alle opere di Milton e Bunyan nel rituale massonico. A ciò si aggiunge il fatto che James Anderson era calvinista ed il Desaguliers era discendente di ugonotti francesi.

Neville Cryer14 d'accordo con la tesi di Dyer sottolinea inoltre che il carattere distintivo del Cooke Manuscripit e del Grand Lodge Manuscripit No. 1 non supporta la teoria della transizione. L'inclusione del Tempio di Salomone nel rituale sarebbe stato tratto dalla Bibbia di Ginevra15 e sarebbe quindi d'influenza calvinista.

5 - A. Cosby F. Jackson, la teoria dei Rosacroce (The Rosicrucian Origin 16)
Jackson ha osservato che due confraternite, la Massoneria speculativa ed i Rosacroce, nascono nel giro di pochi anni l'una dall'altra per mano di uomini dalle caratteristiche intellettuali simili. Entrambe avevano obiettivi simili, l'auto-miglioramento ed il misticismo religioso, ed entrambe nascono nel XVII secolo. Il Rosacrocianesimo si diffuse rapidamente con le idee tratte dall'ermetismo alchemico, mentre la Massoneria, le cui idee possedevano un fascino diverso, si sviluppa di conseguenza più lentamente.

Solo due i collegamenti plausibili:

  1. L'importanza della pietà cristiana e dell'auto-miglioramento.
  2. I membri di entrambi gli ordini potevano comparire tra i membri della neonata Royal Society, fondata da gentiluomini di grande cultura.
     

The Goose and Gridiron, il locale presso cui si riuniva una della logge fondanti la Gran Loggia di Londra nel 1717.


6 - A. Geoffrey Markham, la Teoria della Collaborazione (The 'Associate' Theory17)

Geoffrey Markham osserva che dal 1723 nascono e si diffondono “associazioni” di persone non impegnate nella muratoria operativa (the building trade), ma con sfondi conviviali. Sono caratterizzate dal non fare distinguo in base all'età e alla provenienza sociale, dalla ricerca di relazioni armoniose, dalla fedeltà al governo, dall'esclusione della religione e della politica nei loro incontri e dalla pratica della carità (charity) e della solidarietà fraterna. Questi adottarono alcune delle cerimonie e dei paludamenti dei massoni operativi.
Markham si chiede se questa forma di associazione potesse essersi perfezionata già nel 1700, tanto più che le affiliazioni di Ashmole, Plot ed Aubrey indicano l'esistenza di una Massoneria speculativa già qualche tempo prima del 1646.
Egli conclude che quanti si “associavano” per l'edificazione di costruzioni religiose, i donatori (the nobility, la nobiltà), i sostenitori (the gentry, la piccola nobiltà e la borghesia terriera) e le maestranze (the builders, ossia le classi inferiori) potrebbero essersi anche associati tutti in una nuova impresa comune e nobile.

Queste “logge” hanno aperto le loro porte ai non-muratori (i non-costruttori, non-builders) facendoli entrare quali “accettati” (“associate" nel testo).Quando l'edilizia ecclesiastica, specie quella monastica, cessò circa nel 1540 (cioè sotto il regno di Enrico VIII), questi "accettati" poterono divenire “speculativi”, indicandone ulteriormente l' “origine” in epoca elisabettiana.
Markham, dopo aver prodotto una gran quantità di prove ampiamente commentate, afferma in un altro suo scritto:

     '... Si può così vedere la Massoneria non operativa come un amalgama di idee derivanti soprattutto da una associazione su base diffusa di laici con massoni operativi approssimativamente prima del 1540 e, in secondo luogo, ma molto significativa, dalle corporazioni religiose, necessariamente prima della loro estinzione nel 1547.18

7 - Cyril N. Batham, la Teoria delle origini monastiche (Monastic Origins19)

Batham non è d'accordo con la “teoria della transizione” di Carr20. Questi osservava, infatti, che questa teoria si basava sull'idea che alcune persone non attivamente impegnate nella massoneria operativa, cioè nelle attività proprie delle costruzioni, siano state ammesse nelle logge degli operativi. Come le loro tradizionali attività "commerciali" diminuirono, questi “stranieri” sono diventati abbastanza numerosi da essere in grado di prendere il controllo delle logge.
Cambiando completamente gli aspetti operativi, sono stati in grado di cambiare le cerimonie e la “forma” delle logge portandone così gradualmente a compimento l'evoluzione nell'attuale Massoneria non operativa o speculativa.

Batham cita due elementi di prova contro la teoria della transizione:

  1. Ad eccezione delle logge al confine, più scozzesi che inglesi, non ci sono prove di eventuali non-operativi accettati in una loggia operativa in Inghilterra.
  2. Non vi è alcuna prova che una qualsiasi loggia operativa inglese si sia mai trasformata in una non operativa.

Per Batham:
     '... (Quando l'Inghilterra stava emergendo dal Medioevo e nasceva una nuova società) c'erano all'interno degli ordini religiosi cerchi ristretti composti da senior e fratelli apprendisti21. Con lo soppressione dei monasteri voluta da Enrico VIII nel 1538, seguita dall'incameramento dei beni delle confraternite religiose alla Corona nel 1547, alcuni di questi sopravvissero come cellule segrete fino alla fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.

Quando le condizioni divennero più favorevoli dopo la Restaurazione, riemersero, si ampliarono e si evolsero nella forma della Massoneria speculativa a noi oggi nota. I segni accuratamente custoditi delle società segrete furono parzialmente incorporati nel nuovo cenacolo.

E conclude:

     “Non posso dimostrarlo ... non v'è prova della teoria di transizione, né per qualsiasi altra teoria sulle origini massoniche che è stata suggerita di volta in volta.”

8 - Cyril Richard S. E. Sandbach, la teoria evoluzionista (the Darwinian Concept22)

Nel suo solito modo erudito e logico Sandbach considera il “come, quando, dove, chi e perché” delle origini della massoneria:

  1. I muratori operativi offrirono un luogo sicuro, al riparo dal tradimento e dalle persecuzioni dei nemici, a chi possedeva i loro segreti segni di riconoscimento. Questo “porto sicuro” potrebbe essere stato esteso anche a coloro che volevano essere “fatti” muratori (la cosiddetta '”Teoria del passaporto”).
  2. All'incirca nel 1690 l'Illuminismo (the Age of Reason) stava sorgendo, una società più libera e aperta si stava formando, il confronto più libero può aver spinto i massoni “Accettati” ad emanciparsi dalle vecchie “organizzazioni massoniche”.
  3. Il “movimento massonico” alla fine del XVI secolo, può anche essere stato influenzato da fattori religiosi che portano alle domande sul “perché” ed “in quale forma” le logge massoniche sono sopravvissute nel XVI secolo.
  4. Nel mondo dell'evoluzione sociale (come nell'evoluzione darwiniana) gli eventi sono più spesso modellati dalle circostanze, sociali e ambientali, piuttosto che da quelle politiche.

L'unico commento possibile è che in “L'origine delle specie"  Darwin spiega come le singole specie si evolvono, ma non come nuove specie si originano. La “speciazione” rimane anche ai giorni nostri un profondo mistero.

9- Michael Spurr, la Teoria dell'Età dei Lumi (The 'Age of Enlightenment23)

Spurr ha suggerito che ci fosse un "doppio senso di circolazione" ("two-way traffic") fra i principi della Massoneria e gli ideali dell'Illuminismo. Questi erano i concetti di fratellanza, d'uguaglianza, di rispetto per la legge patria, di fedeltà al Re e nella credenza in un Essere Supremo, cosa anche precedentemente indicata da Markham24.

Questa teoria però descrive l'aspetto evolutivo della Massoneria, ma in realtà pare non spiegare la sua origine.

10 - Michael Baigent, la Teoria della Royal Society (the Royal Society Theory) 

Baigent afferma: 
There is no Origin ... It is a mythical beast.”25

Nella forma attuale la Massoneria ha inizio precisamente nel XVII secolo. In verità, è un prodotto esclusivo delle circostanze e del pensiero dell'epoca, una sintesi delle multiforme idee e percezioni suscitate dalle convulsioni religiose, filosofiche, scientifiche, culturali, sociali e politiche del mondo occidentale. Il Seicento fu un periodo di mutamenti cataclismatici e fu in risposta a questi mutamenti che la Massoneria si cristallizzò. Era una sorta di adesivo, collante che doveva servire a tenere insieme, i diversi elementi e componenti di un mondo, di una visione del mondo che si stava frantumando e che la Chiesa Cattolica non era più in grado di unificare.26
Insomma considera rilevante la connessione tra i massoni speculativi con il pensiero ermetico e con l'establishment della Royal Society di Londra.

Tuttavia, nel 1660, con la restaurazione della Massoneria esso (il Consiglio degli Invisibili) divenne la Royal Society sotto il patrocino degli Stuard. Per i ventotto anni successivi, il Rosacrocismo, la Massoneria e la Royal Society non soltanto si sarebbero sovrapposti, ma sarebbero stati praticamente indistinguibili tra loro”27

In seguito i Massoni hanno sottolineato costantemente l'assenza di qualsiasi interesse o legame politico da parte dei loro predecessori. Continuano a ripetere che la Massoneria è stata apolitica sin dall'inizio. Noi sosteniamo, invece, che questa posizione è venuta in un secondo tempo e che la Massoneria del XVII secolo – e di gran parte del XVIII secolo – era politicamente impegnata. Affondava le sue radici in famiglie e gilde legate da un vincolo di antica fedeltà agli Stuart e alla monarchia Stuart. Era discesa dalla Scozia fino in Inghilterra sotto gli auspici di Giacomo I, un re scozzese che era egli stesso massone. I vecchi Statuti Sinclair riconoscono esplicitamente il patronato e la protezione della Corona.”28

In breve, quindi, la Massoneria , durante la la guerra civile e il Protettorato, non rinnegò mai la sua adesione alla Monarchia Stuart. Si limitò ad essere prudentemente in silenzio, ma dietro questo silenzio gli antichi vincoli rimasero intatti e ben saldi. E' non certo per coincidenza che nel 1660, con la restaurazione degli Stuart e l'ascesa al trono di Carlo II, la Massoneria – sia direttamente che attraverso la Royal Society – ebbe ciò che le aspettava”.29

...la Massoneria dell'epoca (XVII secolo) può essere definita una fusione di tradizioni filtrate attraverso la Guardia Scozzese e le famiglie nobili scozzesi come i Lindsay e i Seton; di “chimica” o “alchimia” e “rosacrocismo” filtrati oltremanica dal continente; e dalla gamma d'interessi scientifici e filosofici che prevalevano nel Collegio invisibile e successivamente nella Royal Society”.30

Colonna ofitica, Duomo di Trento.


Note:
1'600 years of Craft Ritual', Carr, H., AQC 81. E' evidente che il Carr si riferisce ai rituali della massoneria inglese.

2Op. cit., p 200.

3Il riferimento è al Poema Regius il più antico documento massonico.

4Loc. cit.

5Carr, H., A QC 91 (1978)

6'The Birth of Freemasonry'. Ward, E., AQC 91 (1978).

7Si riferisce al periodo delle guerre civili nelle Isole Britanniche del XVII secolo e all'instaurazione Commonwealth of England o Repubblica inglese che ebbe il suo apogeo con la dittatura di Oliver Cromwell.

8 Nel senso di legittimista stuardista.

9Nel testo originale “occasional lodge”.

MAKING A MASON AT SIGHT di Bro. Wildey E. Atchison, Colorado

The prerogative of the Grand Master to make Masons at sight is described by Dr. Albert Mackey as the eighth of the Twenty-Five Landmarks of Free Masonry. To quote Dr. Mackey:
"It is a technical term, which may be defined to be the power to initiate, pass and raise candidates, by the Grand Master, in a Lodge of Emergency, or as it is called in the Book of Constitutions, 'an Occasional Lodge,' specially convened by him, and consisting of such Master Masons as he may call together for that purpose only; the Lodge ceasing to exist as soon as the initiation, passing, or raising has been accomplished, and the Brethren have been dismissed by the Grand Master.
"In 1731, Lord Lovell, being Grand Master, he 'formed an Occasional Lodge at Houghton Hall, Sir Robert Walpole's House in Norfolk,' and there made the Duke of Lorraine, afterwards Emperor of Germany, and the Duke of Newcastle, Master Masons.
"The initiation, passing and raising of Frederick, Prince of Wales, in 1737, was done in an 'Occasional Lodge,' over which Dr. Desaguliers presided, but this cannot properly be called a 'making at sight,' because Dr. Desaguilers at the time was a Past Grand Master, and not the actual Grand Master at the time. He most probably acted under the dispensation of the Grand Master, who at that time was the Earl of Darnley.
"In 1766, Lord Blaney, who was then Grand Master, convened an 'Occasional Lodge,' and initiated, passed and raised the Duke of Gloucester.


10Nel testo originale “a meeting of friends for making masons 'by commission' “.

11Nel testo “leading tradesmen”.

12Some Thoughts on the Origin of Speculative Masonry, Dyer, C., AQC 95 (1982)

13 Il Grand Lodge Manuscript No. 1 appare inspiegabilmente negli Old Charges di Hughan del 1632, che G. W. Speth, uno degli studiosi che ne cura la pubblicazione, attribuisce alla mano del Rev. Woodford, collaboratore di Hughan. Il rotolo di pergamena è datato, non casualmente, il 25 dicembre 1583.
La Gran Loggia Unita d'Inghilterra lo acquistò nel 1839 per venticinque sterline dalla signorina Sidall, la pronipote della seconda moglie di Thomas Dunckerley.
La grafia è compatibile con la data del 1583, anche se il linguaggio appare più antico, tanto che Henry Jenner ipotizzò che fosse stato copiato da un originale di almeno un secolo più vecchio.
Il contenuto della Grand Lodge Manuscript No. 1 è molto simile a quello Dowland, con solo piccole modifiche. Anche in questo caso, gli “Antichi Doveri” assumono la forma di un giuramento su un libro sacro.


14Op. cit., Cryer, N.

15La Bibbia detta di Ginevra fu la prima traduzione del testo biblico in inglese. Ebbe notevole diffusione ed un ampio successo tanto che non solo drammaturghi come Shakespeare o Marlowe ne trassero numerose citazioni per le loro opere ma addirittura la lingua inglese gli è debitrice di molti modi di dire. La Bibbia di Ginevra fu realizzata da un gruppo di rifugiati che lasciarono l’Inghilterra per motivi religiosi, sottraendosi alla persecuzione e ad una possibile condanna a morte quando, nel 1553, salì al trono la cattolica Maria Tudor. Questi eruditi vennero accolti dalla comunità calvinista di Ginevra. Qui vi era un’affermata attività tipografica ed un notevole interesse per la lettura, che rendevano Ginevra il luogo ideale per la traduzione e l’edizione del testo biblico. La Bibbia di Ginevra, tradotta da William Whittingham e dai suoi assistenti, fu pubblicata nel 1560.


16'Rosicrucianism and its effect on Craft Masonry', Jackson, A.C.F., AQC 97 (1984).

17'Characteristics and Origins in Early Freemasonry', Markham, A.G., AQC 100 (1987).

18'Further Views on the Origins of Freemasonry in England', Markham, A.G., AQC 103 (1990).

19'The Origin of Freemasonry (A new Theory)', Batham, C.N., AQC 103 (1990).

20'600 years of Craft Ritual', Carr, H.

21E' noto come nell'Europa cattolica fossero diffuse congregazioni religiose di mestiere come quelle dei muratori, dei taglia pietre o dei sarti. Ma più interessante ed attinente alle considerazioni del Batham è il ruolo avuto dall'ordine benedettino nella nascita della “massoneria degli operativi”. Noto è il ruolo che ebbe l'ordine nella conservazione del sapere dopo il crollo del mondo antico. I Benedettini però non si limitarono alla conservazione del sapere, ma anche alla sua trasmissione ed utilizzo. I Benedettini furono i grandi costruttori nell'alto medioevo dell'Europa Occidentale. Non solo edifici di carattere religioso, come le grandi cattedrali romaniche, le chiese o i conventi, ma anche opere profane come ponti, mulini o bonifiche. All'interno dell'ordine vi erano, come le fonti paiono attestare, i Frères de metier, dei volontari, legati a questo a vita o a tempo determinato. Da qui è facile immaginare come appresa l'arte si siano organizzati in forme associative legate all'ordine, come gli Enfants du Pére Soubise o gli Enfants de Salomon (quest'ultimi si presuppone da taluni legati ai cavalieri templari, anch'essi una derivazione della grande famiglia benedettina).

22'Origin of Species -The Freemason', Sandbach, R. AQC 108 (1995).

23'Freemasonry, Hermetic Thought and the Royal Society of London', Baigent, M., AQC 109 (1996).

24'Characteristics and Origins in Early Freemasonry', Markham, A.G. ed anche "Freemansonry - Child of Enlightenment? Or vice versa?"

25'Non vi è alcun origine ... Si tratta di una bestia mitica” da 'Freemasonry, Hermetic Thought and the Royal Society of London', Baigent, M., AQC 109 (1996).


26Michael Baigent e Richard Leigh, Origini e storia della massoneria. Il Tempio e la Loggia, Newron Compton ed. s.r.l., 2011

27Op. Cit.

28Op. Cit.

29Op. Cit.


30Op. Cit.

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